Riflessioni sulla cultura

 

La cultura di una persona non è il volume delle sue conoscenze ma il rapporto che ha con la conoscenza. Una persona di cultura è una persona che non si accontenta di quello che sa, non considerando mai irrilevante quello che non sa. Un giardiniere, comparandosi a un logico, potrebbe pensare “guarda quel logico: studia roba così astratta e lontana dalla realtà… invece io so dare vita ad un meraviglioso giardino!” Questo giardiniere non ha cultura. Un logico, comparandosi a un giardiniere, potrebbe pensare “guarda quel giardiniere: sta tutto il giorno con le mani in terra mentre io esploro la struttura delle idee!”. Questo logico non ha cultura.

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Anche se hai cultura le tue conoscenze resteranno sempre irrisorie… ma tenderanno a crescere un pochino.

Se hai cultura sarai una donna, un uomo semplice. Guarderai il mondo con curiosità non considerandolo mai “a tua misura”, ovvero obbediente alla tua capacità di comprenderlo e necessariamente adeguato alle tue teorie su di esso. Capirai che comprenderlo e rispettarlo è la sfida di ogni giorno. Una sfida persa in partenza perché il mistero è troppo grande. Ma, paradossalmente, una sfida necessaria affinché l’amore che provi sia rivolto verso di esso e non ripiegato verso il tuo stesso pensiero.

Il semplice è cosciente di non bastare alla sua comprensione e quindi cerca, il meglio che gli è possibile, di attrezzarsi con strumenti per trattare la complessità.

Paolo Naggar

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